Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici indica i tempi per la pubblicazione delle NTC e della nuova Circolare esplicativa. Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2016) e la relativa Circolare esplicativa saranno pubblicate insieme entro la fine del 2016.
La nuova bozza delle Norme tecniche per le costruzioni NTC 2016 è stata inoltrata alla Conferenza Unificata per l’approvazione definitiva.
Secondo quanto affermato dal CNI, l’ultimo passaggio dell’iter di approvazione delle NTC 2016, ossia l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, è previsto per fine settembre 2016.
Proponiamo il testo della nuova bozza delle NTC 2016 che riporta in rosso le ultime correzioni.
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Di seguito riportiamo relativamente alla progettazione geotecnica (cap 6) le novità introdotte dalle NTC 2016.
6.2.4. VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI
Le verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e le analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE) devono essere effettuate nel rispetto dei principi e delle procedure indicate al § 2.6 .
Per ogni stato limite ultimo che preveda il raggiungimento della resistenza di un elemento strutturale (STR) o del terreno (GEO), come definiti al § 2.6.1, deve essere rispettata la condizione:
Ed ≤ Rd [6.2.1]
6.2.1. CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO
Le indagini geotecniche devono essere programmate in funzione del tipo di opera e/o di intervento, devono riguardare il volume significativo e, in presenza di azioni sismiche, devono essere conformi a quanto prescritto ai §§ 3.2.2 e 7.11.2. Per volume significativo di terreno si intende la parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla costruzione del manufatto e che influenza il manufatto stesso. Le indagini devono permettere la definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo necessari alla progettazione. Della definizione del piano delle indagini, della caratterizzazione e della modellazione geotecnica è responsabile il progettista.
6.3. STABILITÀ DEI PENDII NATURALI
Le presenti norme si applicano allo studio delle condizioni di stabilità dei pendii naturali, anche in presenza di azioni sismiche (§ 7.11.3.5) e al progetto, alla esecuzione e al controllo degli interventi di stabilizzazione…..
L’adeguatezza del margine di sicurezza ritenuto accettabile dal progettista deve comunque essere giustificata sulla base del livello di conoscenze raggiunto, dell’affidabilità dei dati disponibili e del modello di calcolo adottato in relazione alla complessità geologica e geotecnica, nonché sulla base delle conseguenze di un’eventuale frana.
6.4. OPERE DI FONDAZIONE, OPERE DI SOSTEGNO
Le verifiche devono essere effettuate almeno nei confronti dei seguenti stati limite, accertando che la condizione [6.2.1] sia soddisfatta per ogni stato limite considerato:
▪ SLU di tipo geotecnico (GEO)
− collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno;
− collasso per scorrimento sul piano di posa
− stabilità globale.
▪ SLU di tipo strutturale (STR)
− raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali.
La verifica di stabilità globale deve essere effettuata, analogamente a quanto previsto nel § 6.8, secondo la Combinazione 2, A2+M2+R2 dell’Approccio 1, tenendo conto dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I e 6.2.II per le azioni e i parametri geotecnici e nella Tab. 6.8.I per le resistenze globali.
6.4.2. FONDAZIONI SUPERFICIALI
6.4.2.1. VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI (SLU)
Le verifiche devono essere effettuate applicando la combinazione (A1+M1+R3) di coefficienti parziali prevista dall’Approccio 2, tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.4.I.
Nelle verifiche nei confronti di SLU di tipo strutturale (STR), il coefficiente γR non deve essere portato in conto.
Tab. 6.4.I – Coefficienti parziali γR per le verifiche agli stati limite ultimi di fondazioni superficiali
Verifica | Coefficiente parziale (R3) |
Carico limite | γR=2.3 |
Scorrimento | γR=1.1 |
6.4.2.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE)
Al fine di assicurare che le fondazioni risultino compatibili con i requisiti prestazionali della struttura in elevazione (§§ 2.2.2 e 2.6.2), si deve verificare il rispetto della condizione [6.2.7], calcolando i valori degli spostamenti e delle distorsioni nelle combinazioni di carico per gli SLE specificate al §2.5.3, tenendo conto anche dell’effetto della durata delle azioni. Forma, dimensioni e rigidezza della struttura di fondazione devono essere stabilite nel rispetto dei summenzionati requisiti prestazionali, tenendo presente che le verifiche agli stati limite di esercizio possono risultare più restrittive di quelle agli stati limite ultimi.
6.4.3. FONDAZIONI SU PALI
Il progetto di una fondazione su pali deve comprendere la scelta del tipo di palo e delle relative tecnologie e modalità di esecuzione, il dimensionamento dei pali e delle relative strutture di collegamento, tenendo conto degli effetti di gruppo tanto nelle verifiche SLU quanto nelle verifiche SLE.
6.4.3.1 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI (SLU)
Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite ultimo, sia a breve sia a lungo termine.
Verifiche secondo l’Approccio 2, con la combinazione A1+M1+R3, tenendo tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II, 6.4.II e 6.4.VI. Nelle verifiche nei confronti di SLU di tipo strutturale, il coefficiente γR non deve essere portato in conto.
6.4.3.1.1 Resistenze di pali soggetti a carichi assiali
Il valore di progetto Rd della resistenza si ottiene a partire dal valore caratteristico Rk applicando i coefficienti parziali γR della Tab. 6.4.II.
Tab. 6.4.II –Coefficienti parziali γR da applicare alle resistenze caratteristiche a carico verticale dei pali
Resistenza | Simbolo | Pali infissi | Pali trivellati | Pali ad elica continua |
γR | (R3) | (R3) | (R3) | |
Base | γb | 1.15 | 1.35 | 1.3 |
Laterale in compressione | γs | 1.15 | 1.15 | 1.15 |
Totale (*) | γ | 1.15 | 1.30 | 1.25 |
Laterale in trazione | γst | 1.25 | 1.25 | 1.25 |
(* ) da applicare alle resistenze caratteristiche dedotte dai risultati di prove di carico di progetto.
6.4.3.1.2 Resistenze di pali soggetti a carichi trasversali
Per la determinazione del valore di progetto Rtr,d della resistenza di pali soggetti a carichi trasversali valgono le indicazioni del § 6.4.3.1.1, applicando il coefficiente parziale γT della Tab. 6.4.VI.
Coefficiente parziale γT per le verifiche agli stati limite ultimi di pali soggetti a carichi trasversali (R3) γT = 1,3
6.5. OPERE DI SOSTEGNO
Le verifiche devono essere effettuate secondo l’Approccio 2, con la combinazione A1+M1+R3, tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.5.I. Nella verifica a ribaltamento i coefficienti R3 della Tab. 6.5.I si applicano agli effetti delle azioni stabilizzanti.
Tab. 6.5.I – Coefficienti parziali γR per le verifiche agli stati limite ultimi di muri di sostegno
Verifica | Coefficiente parziale (R3) |
Capacità portante della fondazione | γR=1.4 |
Scorrimento | γR=1.1 |
Ribaltamento | γR=1.15 |
Resistenza del terreno a valle | γR=1.5 |
6.5.3.1.2 Paratie
Le verifiche devono essere effettuate secondo l’Approccio 1 considerando le due combinazioni di coefficienti:
− Combinazione 1: A1+M1+R1
− Combinazione 2: A2+M2+R1
tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I e 6.2.II, con i coefficienti γR del gruppo R1 pari all’unità.
Per le paratie, i calcoli di progetto devono comprendere la verifica degli eventuali ancoraggi, puntoni o strutture di controventamento.
Fermo restando quanto specificato nel § 6.5.3.1.1 per il calcolo delle spinte, per valori dell’angolo d’attrito tra terreno e parete δ > ϕ’/2, ai fini della valutazione della resistenza passiva è necessario tener conto della non planarità delle superfici di scorrimento.
*Le verifiche nei riguardi degli stati limite idraulici (UPL e HYD) devono essere eseguite come descritto nel § 6.2.4.2.
6.5.3.2 VERIFICHE DI ESERCIZIO (SLE) In tutti i casi, nelle condizioni di esercizio, gli spostamenti dell’opera di sostegno e del terreno circostante devono essere valutati per verificarne la compatibilità con la funzionalità dell’opera e con la sicurezza e funzionalità di manufatti adiacenti, anche a seguito di modifiche indotte sul regime delle pressioni interstiziali.
6.6. TIRANTI DI ANCORAGGIO
I tiranti di ancoraggio sono elementi strutturali opportunamente collegati al terreno, in grado di sostenere forze di trazione.
6.6.2. VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU)
Per il dimensionamento geotecnico, deve risultare rispettata la condizione [6.2.1] con specifico riferimento ad uno stato limite di sfilamento della fondazione dell’ancoraggio. La verifica di tale condizione può essere effettuata con riferimento alla combinazione A1+M1+R3, tenendo conto dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.6.I.
La verifica a sfilamento della fondazione dell’ancoraggio si esegue confrontando la massima azione di progetto Ed con la resistenza di progetto Rad , determinata applicando alla resistenza caratteristica Rak i coefficienti parziali γR riportati nella Tab. 6.6.I.
Tab. 6.6.I – Coefficienti parziali per la resistenza degli ancoraggi
Simbolo | Coefficiente parziale | |
Temporanei | γR | 1,1 |
Permanenti | γR | 1,2 |
6.8. OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO
Deve risultare rispettata la condizione [6.2.1], verificando che non si raggiunga una condizione di stato limite ultimo con i valori di progetto delle azioni e dei parametri geotecnici.
Le verifiche devono essere effettuate secondo la Combinazione 2 A2+M2+R2 dell’Approccio 1, tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.8.I. Tab. 6.8.I
Coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza di opere di materiali sciolti e di fronti di scavo
Coefficiente | R2 |
γR | 1.1 |
La stabilità globale dell’insieme manufatto-terreno di fondazione deve essere studiata nelle condizioni corrispondenti alle diverse fasi costruttive, al termine della costruzione e in esercizio.
Le verifiche locali devono essere estese agli elementi artificiali di rinforzo eventualmente presenti all’interno ed alla base del manufatto, con riferimento anche ai problemi di durabilità. Nel caso di manufatti su pendii si deve esaminare l’influenza dell’opera in terra sulle condizioni generali di sicurezza del pendio, anche in relazione alle variazioni indotte nel regime delle pressioni interstiziali nel sottosuolo.