VOLUME GEOTECNICO SIGNIFICATIVO. CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER STUDI, INDAGINI IN SITU (DIRETTE E INDIRETTE) E ANALISI DI LABORATORIO
Norme Tecniche Costruzioni (NTC2008-D.M 14 gennaio 2008 e NTC 2016)
Normativa Sismica Nazionale (Microzonazione Sismica)
Normativa Ambientale Nazionale
Linee guida IAEA
Linee guida ISPRA
Eurocodici (in particolare Eurocodici 7 e 8)
Regolamenti Regionali
Standard di riferimento per le analisi in sito e in laboratorio: Manuali ISPRA
Raccomandazioni ISMR (International Society for Rock Mechanics)
Raccomandazioni A.G.I. (Associazione Geotecnica Italiana)
Norme ASTM (American Society to Testing and Materials)
AASHTO (American Association of State Highway and Trasportation Officials)
Norme BS (British Standard)
Norme CNR-UNI (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Ente Italiano di Unificazione)
ISO Standards .
Prescrizioni per la programmazione (parte 3 dell’Eurocodice 7)
Vengono date alcune prescrizioni (parte 3 dell’Eurocodice 7) in merito alla pianificazione delle indagini in sito e di seguito riportate le principali indicazioni:
L’estensione dell’indagine preliminare dei terreni deve contenere come minimo n. 3 indagini verticali e comprendere sondaggi per prelievo di campioni e misure della falda freatica.
Il numero dei punti di indagine deve essere ampliato in relazione alla complessità e variabilità del sottosuolo.
Devono essere prelevati campioni da ogni singolo strato di terreno che influenza il comportamento della struttura (v. Volume significativo geotecnico*).
In caso di strati non omogenei o di terreni organici devono essere presi campioni ogni metro di prospezione.
All’interno di strati distinti le proprietà di resistenza e deformazione non devono essere troppo diverse.
Per esperienze medie vengono proposte per ogni strato almeno 3 prove di classificazione e di determinazione degli indici (granulometria, limiti di consistenza, umidità, peso di volume) e almeno 2 prove per la determinazione dei parametri di resistenza e comprimibilità del terreno. E.Aiello CGT – unisi
Sulla base di raccomandazioni e norme vigenti vengono riportati i principali criteri da adottare per la esecuzione di indagini geognostiche per la progettazione di opere di ingegneria:
1. L’indagine deve coprire il volume significativo; la natura del terreno e le proprietà devono essere appurate mediante indagini che comprendano sondaggi o saggi.
2. Per ogni 3 profili di resistenza ottenuti da prove continue in sito (prove penetrometriche, dilatometriche, pressiometriche) deve essere previsto almeno 1 sondaggio geognostico per rilievi stratigrafici e prelievo di campioni indisturbati.
3. Nel corso dei sondaggi devono essere effettuate misure freatimetriche; i campioni indisturbati da sottoporre ad analisi di laboratorio devono essere prelevati ad ogni variazione significativa del terreno per natura, granulometria, e consistenza.
Devono essere comunque prelevati campioni ogni 2 m di prospezione per tutta la profondità di indagine.
Nel caso di fondazioni superficiali si dovrà effettuare un campionamento immediatamente al di sotto della presunta quota di appoggio dell’opera.
Nel caso di locali interrati si dovrà campionare il terreno anche al di sopra della quota delle fondazioni per la parametrizzazione necessaria alle valutazioni sulla stabilità dei fronti di scavo/contenimento.
4. Per interventi sviluppati in lunghezza deve essere programmata almeno 1 verticale ogni 50-100 m . segue E.Aiello CGT – unisi
5. Per edifici normali almeno 1 sondaggio per dimensioni planimetriche inferiori a 500 mq, n. 3 verticali per dimensioni superiori a 500 mq fino a 1000 mq ; per dimensioni più ampie 1 verticale per maglie con distanza massima di 40 m da ridursi in caso di non omogeneità del terreno messe in evidenza dalle sezioni geologiche, ricordando la proporzione minima di 1 su 3 tra sondaggi e prospezioni continue di tipo diverso.
6. Tutti i campioni prelevati devono essere esaminati e sottoposti a prove di classificazione e di determinazione degli indici in modo da poter controllare le stratigrafie ricostruite in campagna e distinguere il materiale in unità geotecniche omogenee con differenze nei parametri inferiori al 10% rispetto al valore medio.
7. Per ogni unità geotecnica individuata devono essere determinati i parametri geotecnici richiesti (comprimibilità , resistenza a breve e lungo termine, ecc) su un numero di campioni da stabilire in relazione alla complessità dell’intervento e della omogeneità dei risultati e comunque non inferiore a 2 campioni per unità .
Il volume significativo geotecnico* cosa è?
Il volume significativo da indagare è costituito dalla massa di terreno entro il quale si risentono gli effetti dell’intervento.
Essi possono essere:
1- modifiche dello stato tensionale per aumenti di pressione (es. fondazioni) o scarichi tensionali (scavi);
2- variazioni nel regime delle acque sotterranee per drenaggi o impermeabilizzazioni indotti dalle opere;
3- inquinamento diretto o indotto dagli interventi;
4- modifiche delle condizioni di stabilità dei versanti per variazioni planoaltimetriche o modifiche del regime delle acque;
5-modifiche ambientali per apertura di cave di prestito o accumuli di materiali provenienti da scavi.
PROFONDITA’ DI INDAGINE
Il volume significativo si proietta in profondità fino al livello nel quale gli incrementi di sollecitazioni indotti dai carichi di superficie divengono trascurabili (0,2 – 0,1q).
Eurocodice 7 profondità di indagine
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Nella Tabella I è indicata con B la larghezza caratteristica della fondazione, con L la lunghezza del palo di diametro d, con B’ la larghezza minore del rettangolo che circoscrive il gruppo di pali; con w il generico cedimento e con wf il cedimento finale. | |
Tabella I-Profondità di indagine |
Associazione Geotecnica Italiana ( A.G.I., 1977).
In dette raccomandazioni si suggerisce di investigare il terreno con almeno 3 verticali, 1 verticale ogni 600 mq oltre le prime tre, per normali edifici e 1 verticale ogni 50-100 m per opere sviluppate in lunghezza (muri, argini).
Nel caso di studi per fondazioni, di regola si trascurano gli effetti del terreno situato a profondità maggiore di quella per la quale gli incrementi di carico sono inferiori a 1/10, 1/15 della pressione litostatica efficace.
LANCELLOTTA E CALAVERA 1999
Volume significativo geotecnico secondo Lancellotta e Calavera 1999
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