Description
Il programma affronta l’analisi delle seguenti classi di problemi:
Verifiche di resistenza.
Sono svolte a flessione semplice e composta per sezioni esistenti rinforzate e non rinforzate nel caso di intervento di riparazione o locale (§ 8.4.1 NTC) o nel caso di calcolo elastico della intera struttura con fattore di comportamento q. Le verifiche di resistenza a taglio possono invece essere utilizzate anche nel calcolo non lineare (pushover) in cui le verifiche di resistenza flessionale sono sostituite da verifiche di deformabilità. Più precisamente le verifiche di resistenza effettuate dall’applicazione sono:
- Verifiche di resistenza (SLU) in presso-tenso flessione retta o deviata
- Domini di interazione (della sezione iniziale e di quella rinforzata) N-Mx per sezioni in flessione retta e Mx-My per flessione deviata (calcolo e rappresentazione grafica)
- Verifica a taglio delle staffe (esistenti + eventuali nuove assegnate o fasciature FRP) per taglio retto e biassiale
- Verifica a torsione per sezioni (anche cave) rettangolari, poligonali o circolari rinforzate con FRP
Calcolo di duttilità in curvatura.
Il calcolo di duttilità è svolto, sia per la sezione prima del rinforzo sia per la sezione rinforzata, mediante costruzione del diagramma momenti-curvature (anche in flessione deviata) tenendo conto, nel caso di rinforzo confinante, della rottura prematura del calcestruzzo di copriferro. Per il conglomerato confinato viene impiegato il diagramma tensioni-deformazioni previsto nel § 4.1.2.1.2.1 delle NTC 2018, mentre, per il calcestruzzo non confinato, il diagramma di resistenza è quello solito parabola-rettangolo non confinato. Il calcolo può essere svolto in due differenti modalità:
- Sulla base dei valori di resistenza di progetto dei materiali se la sezione è afferente ad un calcolo lineare con fattore di comportamento q > 1,5; in tal caso si ottiene il fattore di duttilità in curvatura in termini di capacità da confrontare con quello di domanda (§7.3.3.3).
- Sulla base dei valori di resistenza medi dei materiali se la sezione si riferisce ad un calcolo non lineare (pushover); in questo calcolo si utilizzano i calcolati valori di snervamento ed ultimi della duttilità in curvatura per valutare i corrispondenti valori di rotazione alla corda θy e θu da impiegare nel calcolo di deformazione non lineare (§C8.7.2.3).
Alle sezioni iniziali in c.a. appartenenti ad edifici esistenti è possibile applicare i seguenti tipi di rinforzo:
- Solette in c.a. armate con nuove barre in acciaio (con il calcolo dello scorrimento da assorbire dai connettori per il collegamento a taglio con la sezione originaria)
- Placcaggi in lamine di acciaio per il rinforzo a flessione
- Tessuti o lamine in FRP per il rinforzo a flessione, taglio, confinamento
- Incamiciatura in c.a. per rinforzo a taglio, confinamento e/o a presso-flessione di pilastri rettangolari, circolari, poligonali
- Cerchiatura con angolari e bande/nastri per il rinforzo a taglio e/o confinamento per incrementare la duttilità di pilastri rettangolari.
Possono essere analizzate sezioni iniziali di qualsiasi forma, da quelle più comuni predefinite in flessione retta (rettangolari, a T, T doppio, ad L, circolari) a quelle più complesse anche in flessione deviata (a contorno poligonale costituite da uno o più domini di conglomerato, miste). In flessione retta possono essere esaminate, tra le altre, anche sezioni precompresse rinforzate o meno, eventualmente dotate di soletta di secondo getto, con armature precompresse delle quali occorre fornire direttamente la tensione al tiro ed a perdite esaurite. Per alcuni tipi di rinforzo la forma delle sezioni è ristretta (dalle indicazioni normative) solo ad alcune tipologie. Ad esempio per la cerchiatura con angolari e bande la sezione deve essere rettangolare; per il confinamento con FRP deve essere circolare, rettangolare o poligonale, ecc..
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