Erano le 3.32 del 6 Aprile 2009 quando una fortissima scossa di terremoto ha distrutto L’Aquila e diversi centri dell’Abruzzo. Il sisma provocò 309 vittime e oltre 1.500 feriti. Lo sciame sismico inizio’ diversi mesi prima, nel dicembre 2008, con epicentri nell’intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia dell’Aquila. La sequenza si è aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008 e poi è ripresa con maggiore intensità il 16 gennaio 2009 con scosse inferiori a magnitudo 3.0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma continuamente crescente, fino all’evento principale.
La scossa principale, verificatasi il 6 aprile 2009 alle ore 3:32, ha avuto una magnitudo momento (Mw) pari a 6,3 (5,8 o 5,9 sulla scala della magnitudo locale), con epicentro in località Colle Miruci, a Roio, nella zona compresa tra le frazioni di Roio Colle, Genzano e Collefracido, interessando in misura variabile buona parte dell’Italia Centrale.
Fig.1- Registrazione dell’attività sismica giorni, 6, 7, 9 aprile(fonte INGV)
Lo stato della ricostruzione
Il 22 giugno 2012 il decreto legge n. 83, convertito con legge 7 agosto 2012, n. 134, ha istituito l’Ufficio speciale per la ricostruzione di L’Aquila (di seguito USRA) per curare la ricostruzione post sisma 2009 con particolare riferimento agli edifici ubicati nei centri storici del capoluogo abruzzese e delle sue frazioni.
Il decreto ha attribuito all’Ufficio principalmente le funzioni di curare l’istruttoria finalizzata all’esame delle richieste di contributo per la ricostruzione degli immobili privati, fornire l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata, effettuare il monitoraggio economico e dello stato attuativo degli interventi nonché il compito di promuovere la qualità della ricostruzione.
L’edilizia privata
Le richieste di contributo relative all’edilizia privata fanno riferimento a due filoni: il primo, denominato vecchia procedura, regola la ricostruzione degli edifici ubicati fuori dai centri storici per mezzo di un insieme di ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri emanate nell’immediato post sisma, il secondo, denominato nuova procedura, normata dal Decreto P.C.M. 4 febbraio 2013, fa riferimento ad aggregati storici prevalentemente ubicati nei centri storici.
Fig. 2- Schema di sintesi delle richieste di contributo per la concessione dei contributi destinati alla ricostruzione dell’edilizia privata di L’Aquila.
A fronte di stanziamenti pari a circa 4,5 miliardi di euro previsti da delibere CIPE a favore della ricostruzione privata, sono stati finanziati progetti per circa 3,8 miliardi di euro di cui 2,4 destinati ai centri storici ed 1,4 alle periferie.
Fig. 3- Stato di attuazione della ricostruzione di edifici privati nei centri storici e nelle periferie.
L’andamento dei contributi approvati dall’ USRA su immobili privati, ha registrato nell’annualità 2015 un picco di oltre 450 milioni di euro dovuto al finanziamento di alcuni aggregati particolarmente estesi ubicati nel centro storico del capoluogo.
Fig. 4- Andamento per annualità dei contributi definiti a seguito dell’attività di istruttoria dell’USRA.
L’edilizia pubblica
Ad oggi è stato erogato il 61% dei 2,2 miliardi necessari per l’ultimazione dei 628 interventi relativi alla sola prima fase dei programmi pluriennali, di cui:
26 risultano essere in programmazione ,
78 in progettazione,
104 sono in corso di esecuzione i lavori di riparazione/ricostruzione,
122 sono oggetto di collaudo,
298 sono conclusi.
Fig. 5- Informazione dedotta dal sito Internet istituzionale dell’USRA.
Il Monitoraggio
A supporto delle procedure di concessione dei contributi è stata elaborata una scheda di accompagnamento alla progettazione esecutiva, la cosiddetta scheda parametrica, sviluppata su una piattaforma informatica accessibile da Internet, che ha lo scopo di raccogliere e gestire i dati (geometrici, materici, del danno e vulnerabilità, relativi agli elementi di pregio, …) e dà la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato di attuazione del singolo intervento.
La scheda da una parte costituisce una guida per i professionisti incaricati per l’elaborazione del progetto nel rispetto della normativa e delle disposizioni vigenti, dall’altra viene utilizzata dall’Ufficio speciale per la ricostruzione di L’Aquila come strumento per l’attività istruttoria in quanto sintetizza in un unico elaborato i dati tecnici, economici ed amministrativi relativi ai progetti.
E’ stata sviluppata inoltre una piattaforma Webgis, liberamente accessibile sul portale Internet istituzionale www.usra.it, che consente la visualizzazione grafica di alcuni tematismi ritenuti maggiormente significativi per la trasparenza dei processi e per migliorare la fruibilità dei dati.
Dal mese di dicembre 2017 sulla piattaforma Webgis è stato implementato anche il tematismo vulnerabilità sismica che rappresenta su mappa i dati relativi al calcolo delle classi di rischio sismico (prima e dopo l’intervento) delle unità strutturali degli aggregati oggetto di contributo secondo la procedura indicata dalle “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni” allegate al decreto 28 febbraio 2017, n. 58 “Sisma bonus”, decreto varato per favorire la prevenzione su base nazionale del rischio sismico degli edifici ad uso abitativo.
Fig. 6- Piattaforma Webgis, Vulnerabilità sismica
Sintesi
A 10 anni dall’evento sismico che ha sconvolto l’area aquilana ed in particolare il centro abitato del capoluogo abruzzese, per gli immobili privati sono infatti state assentite poco meno del 75% dei contributi previsti dalla normativa statale, mentre quella degli edifici di proprietà pubblica è ferma a poco più del 60% della prima fase dei programmi pluriennali.