Cosa cambia con l’entrata in vigore delle NTC 2018: illustrazione delle modifiche e delle novità rispetto alle NTC 2008 Esempi di modellazione con i programmi di calcolo.
Sulla scorta di quanto trattano i capitoli delle NTC 2018, nel presente corso, verranno messi in luce gli aspetti che interessano specificatamente i campi della geologia e della geotecnica, con uno specifico riferimento alle azioni sismiche. In definitiva quanto coinvolge la professione del Geologo e del Progettista Geotecnico. Inoltre verranno evidenziate le novità ed i cambiamenti rispetto alle vecchie norme tecniche NTC 2008.
Nello specifico verranno trattati gli argomenti presenti nei Capitoli, paragrafi e relativi sotto paragrafi di seguito elencati:
Capitolo 2 – SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE – § 2.4
Capitolo 3 – AZIONE SISMICA – § 3.2.2
Capitolo 6 – PROGETTAZIONE GEOTECNICA – §§ 6.2, 6.5
Capitolo 7 – PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE – § 7.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICI
Capitolo 2 – SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE VITA NOMINALE DI PROGETTO, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO – § 2.4 NTC 2018
Nelle NTC 2018 viene introdotto il concetto di Vita nominale di progetto VN inteso come numero di anni in cui l’opera deve mantenere dei livelli prestazionali specifici, purché soggetta alla necessaria manutenzione.
Valori minimi di VN
Sono state introdotte le categorie di opere differenziate sotto il profilo prestazionale e non tipologico.
Per le costruzioni di Tipo 1 il valore di VN non potrà essere inferiore a 10 anni. Non sono considerate temporanee le costruzioni che possono essere smantellate e riutilizzate.
Periodo di riferimento dell’azione sismica
VR=VN·CU
Nelle NTC 2018 scompare la limitazione di 35 anni come periodo minimo di riferimento per la valutazione dell’azione sismica. Questo comporta valutazioni differenti del periodo di ritorno TR per le Costruzioni temporanee e provvisorie.
Rimangono inalterati i valori del coefficiente d’uso:
Si abbandonano definitivamente le verifiche alle tensioni ammissibili!
Nelle NTC 2018 viene eliminata la possibilità di usare il Metodo delle Tensioni Ammissibili per le strutture ricadenti in Zona sismica 4.
Capitolo 3 – AZIONI SULLE COSTRUZIONI CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE – § 3.2.2 NTC 2018
Categorie di sottosuolo
Per la valutazione dell’azione sismica secondo l’approccio semplificato riconducibile alle categorie di sottosuolo non si fa più riferimento a VS,30, bensì a VS,eq .
VS,eq = H/(Σi..N (hi/VS,i)) NTC 2018
hi spessore dell’i-esimo strato
VS,i velocità delle onde di taglio nell’i-esimo strato
N numero di strati
H profondità del substrato, definito come quella formazione costituita da roccia e terreno molto rigido, caratterizzato da VS non inferiore a 800 m/s.
La profondità H del substrato è calcolata a partire dal piano di imposta per le fondazioni superficiali, dalla testa dei pali per le fondazioni profonde e a partire dalla testa dell’opera per le opere di sostegno.
VS,eq = VS,30 quando la profondità H del substrato è superiore a 30 m
Per tutti i terreni non classificabili nelle categorie precedenti, è necessario predisporre specifiche analisi di risposta sismica locale per la definizione delle azioni sismiche.
Capitolo 6 – PROGETTAZIONE GEOTECNICA ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO – § 6.2
Nell’articolazione del progetto vengono introdotte, distintamente, la modellazione geologica del sito e la modellazione geotecnica. I metodi ed i risultati delle indagini della prima devono essere esaurientemente esposti e commentati in una relazione geologica, mentre quelli della modellazione geotecnica devono essere esaurientemente esposti e commentati in una apposita relazione geotecnica, basata su specifiche indagini.
Nel § 6.2.2 – INDAGNI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA: viene riconfermata la responsabilità del progettista per quanto riguarda le indagini, la caratterizzazione e la modellazione geotecnica.
Capitolo 6 – PROGETTAZIONE GEOTECNICA
Nelle nuove NTC, per le verifiche allo Stato Limite Ultimo delle opere che interagiscono con il terreno, si è deciso di definire univocamente l’Approccio progettuale per tipologia di opera, indicando l’Approccio 2 (A1+M1+R3) per le fondazioni (superficiali e profonde) e per i muri di sostegno e l’Approccio 1 per tutte le altre opere. In questo modo per le fondazioni e i muri di sostegno si è evitata l’ambiguità prima esistente e si è eliminato l’obbligo della doppia verifica STR e GEO, poiché l’Approccio 2 consente di eseguire la verifica sia geotecnica che strutturale.
Nella Tabella colorata è riportata una sintesi degli approcci progettuali da seguire per le varie categorie di opere geotecniche. Mentre nelle Tab. 6.2.I e 6.2.II (NTC 2018) i coefficienti parziali sulle azioni e sui parametri geotecnici.
Rimangono invariati i valori, ad eccezione del coefficiente Carichi Permanenti non strutturali G2 – Favorevole, che da 0 passa a 0,8.
Capitolo 6 – PROGETTAZIONE GEOTECNICA OPERE DI SOSTEGNO – § 6.5 NTC 2018
Le norme si applicano a tutte le costruzioni e agli interventi atti a sostenere in sicurezza un corpo di terreno o di materiale con
comportamento simile. In particolare :
– muri, per i quali la funzione di sostegno è affidata al peso proprio del muro e a quello del terreno direttamente agente su di esso (ad esempio muri a gravità, muri a mensola, muri a contrafforti);
– paratie, per le quali la funzione di sostegno è assicurata principalmente dalla resistenza del volume di terreno posto innanzi l’opera e da eventuali ancoraggi e puntoni;
– strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento.
§ 6.5.2.2 Modello geometrico di riferimento
Nella modellazione geometrica è stata aggiunta una specifica che riguarda le paratie.
Il modello geometrico deve tener conto delle possibili variazioni del profilo del terreno a monte e a valle del paramento rispetto ai valori nominali.
Nel caso in cui la funzione di sostegno è affidata alla resistenza del volume di terreno a valle dell’opera (paratie), la quota di valle deve essere diminuita di una quantità pari al minore dei seguenti valori:
– 10% dell’altezza di terreno da sostenere nel caso di opere a sbalzo;
– 10% della differenza di quota fra il livello inferiore di vincolo e il fondo scavo nel caso di opere vincolate ;
– 0,5 m
OPERE DI SOSTEGNO – § 6.5 NTC 2018 – § 6.5.3.1.1 Muri di sostegno
Per i muri di sostegno e per le strutture miste devono essere verificati i seguenti stati limite:
SLU di tipo geotecnico GEO:
Scorrimento sul piano di posa
Collasso per carico limite del complesso fondazione-terreno
Ribaltamento
Stabilità globale complesso opera-terreno
SLU di tipo strutturale STR:
Raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali
Stabilità globale complesso opera-terreno:
Approccio 1 – Comb. 2 (A2+M2+R2) NTC 2018 = NTC 2008
Verifiche STR e GEO – NTC 2018
Devono essere effettuate secondo l’Approccio 2, con la combinazione (A1+M1+R3) “non c’è più la possibilità di scelta del doppio approccio come nelle NTC 2008” tenendo conto dei coefficienti parziali riportati in Tab.6.2.I (NTC 2018), dove si evidenzia che per la spinta delle terre si fa riferimento ai coefficienti γG1. Per le resistenze si applicano i coefficienti parziali riportati in Tab. 6.5.I (NTC 2018).
Cosa cambia per lo stato limite di equilibrio di corpo rigido (EQU)?
NTC 2008 – § 6.5.3.1.1 lo stato limite di ribaltamento deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio di corpo rigido (EQU), utilizzando i fattori sulle azioni e i coefficienti parziali del gruppo M2 per il calcolo delle spinte.
NTC 2018 – § 6.5.3.1.1 lo stato limite di ribaltamento rientra negli SLU di tipo GEO e va verificato secondo l’Approccio 2 combinazione (A1+M1+R3).
Nella verifica a ribaltamento i coefficienti R3 vanno applicati agli effetti delle azioni stabilizzanti.
….la presentazione completa del seminario può essere scaricata da qui