Sezioni in CA rinforzate FRP NTC 2018: Secondo le indicazioni contenute nella Circolare del 2009. Le verifiche previste sono rivolte sia agli interventi di rinforzo di riparazione o locale così come difiniti nel § 8.4 NTC sia alle verifiche di duttilità locali volte alla determinazione dei parametri di calcolo sezionale nelle analisi ‘pushover’. Le nuove disposizioni presenti nella revisione NTC 2018 (DM 17/01/2018 [2]) unitamente al DM 65 del 7.3.2017 (Sismabonus) hanno conferito molta più importanza agli interventi di riparazione locali al punto che l’ultimo D.M. citato contempla la possibilità del passaggio ad una classe superiore di rischio alle seguenti condizioni (metodo semplificato):
Per gli edifici in calcestruzzo armato, analogamente a quanto sopra detto per le strutture assimilabili ai capannoni industriali, è prevista la possibilità di ritenere valido il passaggio alla Classe di Rischio immediatamente superiore, eseguendo solamente interventi locali di rafforzamento ed anche in assenza di una preventiva attribuzione della Classe di Rischio. Ciò è possibile soltanto se la struttura è stata originariamente concepita con la presenza di telai in entrambe le direzioni e se saranno eseguiti tutti gli interventi seguenti:
– confinamento di tutti i nodi perimetrali non confinati dell’edificio;
– opere volte a scongiurare il ribaltamento delle tamponature, compiute su tutte le tamponature perimetrali presenti sulle facciate;
– eventuali opere di ripristino delle zone danneggiate e/o degradate
Purtroppo la mancata emanazione della Circolare delle NTC 2018 crea alcuni problemi interpretativi, tra i quali quello della modalità di verifica di resistenza a flessione (semplice e composta) delle sezioni esistenti nel caso di calcolo globale della struttura con fattore di comportamento q ≤ 1,5. Per le nuove costruzioni calcolate in fase sismica con q ≤ 1,5 e considerate come non dissipative (senza necessità di controllo della gerarchia delle resistenze e dei particolari costruttivi del cap. 7) è stato introdotto l’obbligo di limitare la resistenza flessionale (per le sole combinazioni sismiche) al momento di prima plasticizzazione. Per una struttura esistente, invece, non si chiarisce se tale obbligo persista o meno (nonostante anche in questo caso non vi è la necessità dei controlli di gerarchia e dei particolari costruttivi). Nel dubbio il programma prevede entrambe le modalità a scelta del professionista.