Grazie all’utilizzo di dispositivi tecnologicamente molto avanzati, il rendimento di un impianto di geotermia domestica è molto alto: con un riscaldamento a pannelli radianti (il più redditizio con questa forma di energia), i risparmi sui costi di riscaldamento sono per lo meno del 60% rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento a metano, e possono arrivare fino all’80% rispetto a sistemi a gasolio o GPL.
Per dare un’idea del risparmio possibile, basta osservare che il riscaldamento per un anno costa, per ogni m2 di superficie da riscaldare dai 4,6 ai 7 € per un impianto geotermico, dai 9 ai 13,7 € per un impianto a metano, e dai 14 ai 21,7 € per un impianto a GPL.
La produzione di acqua calda permette di risparmiare circa il 30% durante l’inverno, mentre durante l’estate la produzione è gratuita, in quanto l’acqua viene riscaldata (a circa 60 – 70°C) utilizzando il calore sottratto all’aria per la climatizzazione.
Per un’abitazione di 100 m2, il costo dell’impianto è di circa 10.000 – 25.000 €, a seconda delle condizioni geologiche e del tipo di impianto (a sonde verticali il costo è più elevato), quindi del tutto paragonabile a quello di un impianto tradizionale a gasolio, metano o GPL, a parità di superficie radiante installata. La pompa di calore costa poco più di una buona caldaia, e il costo maggiore è la realizzazione dell’impianto di distribuzione (che è necessario per ogni forma di riscaldamento, indipendentemente dalla fonte di energia).
I risparmi energetici permettono di ammortizzare il costo iniziale in circa 5 anni.
Poichè per avere il miglior rendimento è necessario che l’impianto di distribuzione del calore sia di tipo a pannelli radianti, se l’abitazione non è già predisposta con questo tipo di radiatori, non risulta conveniente sostituire impianti tradizionali, ma è invece decisamente conveniente optare per questo tipo di climatizzazione in fase di progettazione di nuovi edifici
Un software consigliato per la progettazione degli impianti geotermici è GHP Design 3D.