Analisi e calcolo di Platee Pilate – DeepFound

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Analisi e calcolo di Platee Pilate – DeepFound consente di calcolare il carico limite (SLU) ed i cedimenti (SLE) tramite il metodo PDR proposto da Poulos (2000) derivante dalla combinazione dei metodi di Poulos e Davis(1980) e dal metodo di Randolph(1994).  

Tipologie previste: Trivellati, Infissi, Micropali, Pali ad Elica

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Descrizione

Analisi e calcolo di Platee Pilate – DeepFound consente di considerare, nel calcolo delle fondazioni su pali, la collaborazione della struttura di collegamento dei pali nelle verifiche geotecniche (GEO) sia allo SLU che allo SLE.
Affinché detta collaborazione della struttura di collegamento sia apprezzabile è necessario che l’interasse dei pali sia il più possibile maggiore di tre volte il diametro dei pali.
Prima di descrivere i possibili scenari di calcolo allo SLU e SLE delle fondazioni miste va anzitutto detto che il principale problema che sorge in questo tipo di analisi è la valutazione dell’interazione, per carichi verticali, tra i pali e la loro struttura di collegamento (in genere una platea ma anche un reticolo di travi).

Analisi e calcolo di Platee Pilate

Il metodo più noto, in ambito lineare, per valutare la ripartizione del carico verticale complessivo tra platea e pali, è il cosidetto metodo PDR (dal nome degli autori Poulos, Davis & Randolph). A partire dall’ipotesi di indeformabilità flessionale della platea, di risultante verticale Qtot centrata nel baricentro della platea e di sistema Pali-Terreno a comportamento elastico lineare, si ha:

Qtot = Qplatea + Qpali
Kplatea = Qtot / wplatea   (Rigidezza platea senza collaborazione con i pali)
Kpali = Qtot / wpali          (Rigidezza pali senza collaborazione con la platea)
Qpali / Qtot = β = (1-0.8 Kplatea/Kpali) / ( 1-0.6 Kplatea/Kpali)
Qplatea / Qtot = 1 – β = (0.2 Kplatea/Kpali) / ( 1-0.6 Kplatea/Kpali)

Per quanto riguarda la determinazione della rigidezza della platea Kplatea in assenza dei pali e volendo utilizzare il coefficiente di sottofondo kw di winkler, è opportuno che esso sia stimato sulla base del carico totale medio Qtot di esercizio; sarà inoltre opportuno che il suo calcolo sia effettuato sulla base dei moduli elastici del terreno calcolati a partire da prove geotecniche e/o geofisiche nei vari strati sottostanti la platea per uno spessore superiore alla massima dimensione della platea. A tal fine si consiglia il ricorso al modello di semispazio di spessore finito (Koenig e Sheriff). Nel caso di cedimenti a lungo termine il valore da assegnare a kw potrà essere stimato come pari al rapporto tra il carico totale ed il cedimento medio (ad es. edometrico) calcolato a lungo termine.

La determinazione della rigidezza della palificata in assenza della platea può essere effettuata, nell’ambiti del metodo PDR, mediante formulazioni sintetiche di tipo empirico tra le quali quella descritta nel volume Piles and Pile Foundations (Mandolini ed altri). Vedi articolo

Trial & ChangeLog

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01/02/2023

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